Come qualsivoglia cosa debba accadere o accada, a Tempio non mancano mai le polemiche (spesso e solo sui social network, le nuove piazze di paese, ma in formato virtuale).
16 febbraio 2022: sui social network si mormora parecchio, si dibatte, si litiga, si discute e puntualmente volano paroloni. Stavolta il fattore incriminato è la 6 giorni di Carnevale, in programma dal 24 febbraio al 1 marzo. In particolare si discute sul fronte musica e balli (infatti non sono previste sfilate dei carri allegorici, per ora. Probabilmente si faranno a maggio).
Di recente il Governo ha dato il via libera alla riapertura di discoteche e stadi al 50% della capienza, nonchè ha abolito l'obbligo di mascherina all'aperto. Una notizia tanto attesa per titolari di strutture notturne del divertimento notturno, che esistono anche a Tempio.
Così nelle ultime ore, sul web si è acceso il dibattito, con tanti fronti di opinione. I seguenti non vogliono essere termini offensivi ed accusatori. Troviamo "i liberali", persone favorevoli ad un lento e graduale al ritorno alla normalità, che approvano l'iniziativa di balli e danze nella 6 giorni carnevalesca. Poi troviamo "gli indignati" coloro che prima vorrebbero si pensasse all'Ospedale, alla salute, visto che la situazione del Paolo Dettori è incommentabile e peggio di così, non si può. Inoltre alcuni si chiedono come mai no alle sfilate all'aperto, ma si al divertimento notturno nei locali al chiuso. Poi ci sono "i catastrofisti" coloro che si aspettano il Pronto Soccorso del Paolo Dettori super affollato di pazienti positivi al Covid, o come purtroppo capita, in pessimo stato a causa dell'assunzione di alcool. Poi troviamo "gli imparziali" coloro i quali, qualsiasi cosa accada o venga fatta, non esprimono la loro opinione, ma restano contenti a prescindere. Poi ci sono "i previdenti" coloro i quali non andranno a ballare e divertirsi, e che non si scagliano affatto verso chi ha deciso di farlo. Infine troviamo "i realisti", coloro i quali sono convinti che la 6 giorni scatenererà un mega focolaio di Covid in tutta la Gallura. Tante personalità diverse, quindi, stanno collidendo con scontri accesi e mai pacifici, coinvolgendo e mettendo in ballo argomenti e questioni talvolta fuori tema.
A Tempio è noto: se c'è qualcosa che accende polemiche più di tutto, è il Carnevale. Ognuno ha le sue ragioni, i suoi motivi per manifestare la propria opinione. Non bisogna mai sfociare in violenza ed accanirsi con veemenza verso nessuno. Bisogna dialogare e rispettare l'opinione altrui, seppur questa non coincide con la nostra. In conclusione: ci sono operatori di musica e spettacolo che non hanno lavorato per due anni, i quali hanno avuto ristori insufficienti dallo Stato. Anche loro, come tutti, hanno il diritto e la dignità di tornare a lavorare, se i decreti lo consentono. Non auguriamo o prospettiamo scenari catastrofici. Staremo a vedere come andrà questa 6 giorni carnevalesca, con focus speciale al Carnevale di Viareggio, uno dei pochi Carnevali che tra una settimana, inaugurerà una voglia di ripartenza ed uscita dal limbo di questa pandemia.
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Redazione C48