Coronavirus - Il capo della Protezione Civile, stamattina spiazza le speranze di chi sperava in un ritorno alla normalità dopo Pasqua. In una intervista ad una radio, Borrelli dice "Anche il 1 maggio si dovrà restare a casa". "Non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane, continuando ad avere comportamenti rigorosissimi. Il coronavirus cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze per diverso tempo". Insomma, anche festa dei lavoratori non sarà da meno e dovremo stare a casa. Borrelli parla della possibile fase ” dell’emergenza. "Se l'andamento non cambia, la data del 16 maggio potrebbe essere quella giusta per iniziarla, dipende tutto dai dati". “La situazione ora è stazionaria, dobbiamo vedere quando questa inizia a decrescere. Non vorrei dare delle date, però da qui al 16 maggio potremo aver dati ulteriormente positivi che consigliano di riprendere le attività e cominciare quindi la fase 2". "Le strutture sanitarie e le terapie intensive si stanno alleggerendo di un carico di lavoro che ogni giorno era molto più forte e comportava sacrifici straordinari per trovare nuovi posti di ricovero e cura. Si tratta di una situazione che ci permette di gestire l'emergenza con minore affanno. Questo perché sono stati posti in essere comportamenti che assolutamente devono permanere". “L'ora d'aria per i bambini non è autorizzata, è una misura non ancora operativa, bisogna rispettare le regole di prudenza e stare in casa".
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Redazione C48