Non una sola Sardegna ma “tante” Sardegne diverse, quanti ne sono i dialetti, le tradizioni, i canti e i racconti. Una ricchezza che si rispecchia nella capacità di attrarre segmenti diversi di popolazione, in cerca di esperienze differenti, sebbene tutte sulla linea di una identità unica e forte. È una delle tipicità che emergono dall’Indagine sulla percezione della Sardegna “A kentannos” realizzata dall’Eurispes con il contributo della Regione Sardegna. Uno studio che ha come finalità la rilevazione dell’immagine complessiva del territorio nel percepito degli italiani, distinguendone i contenuti di conoscenza e di emozione, e le componenti turistiche e produttive. L’indagine è stata condotta sulla base della convinzione che “in tempi di globalizzazione, l’identità locale torna ad essere un valore, solido, spendibile. Riconoscibile, aggregante e maieutico”, spiega il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara. “La Sardegna è una grande espressione di spazio e di tempo: lo spazio è definito dal mare, dalla natura e dai valori ad essi associati, il tempo dalla tradizione, che conferisce un senso ancestrale unico ai prodotti della natura e dell’uomo” – sostiene il professor Alberto Mattiacci, Direttore Scientifico Eurispes e coordinatore della ricerca – “La grande questione che emerge dal quadro è se i sardi saranno capaci di prendere in mano questo tesoro e trasformarli.
La redazione C 48