Scritto da: Maurizio Savigni
Tempio - Passano all'ordine della cronaca locale e sono frequenti, talvolta troppi: parliamo degli incidenti automobilistici.
Il focus va sulla SS127 e sulla SP136, in particolare al Bivio per Nuchis e "sotto Luras", due zone maledette, teatro di innumerevoli incidenti ogni anno.
Mediamente in questi due tratti, si verificano tra i 6 e i 10 incidenti ogni anno.
Il bivio per Nuchis e la tomba dei giganti di Pascareddha: qui abbiamo l'emblema di uno svincolo pericolosissimo, ma non solo. La dinamica degli incidenti è sempre la stessa ed avviene per chi da Tempio si dirige verso Calangianus. Nel rettilineo del ristorante Bonvicino, le auto prendono velocità. Il limite è fissato a 50 chilometri orari, ma non lo rispetta nessuno. Succede che si arriva nella curva a sinistra che immette al bivio per Nuchis o Pascareddha, con una velocità spesso vicina a 80 km/h. La curva è maledetta, perché si vede all'ultimo il bivio. Talvolta chi esce dallo stop da Nuchis, fatica a vedere le auto in arrivo e di conseguenza a reagire. Esperienza provata anche da me in bicicletta: non c'è matematicamente il tempo di reagire per tornare indietro o accelerare, qualora stiano arrivando auto da Tempio. Caso simile, per chi si trova a svoltare per Nuchis scendendo da Tempio. Chi arriva dietro, se troppo veloce, finisce per tamponare perché lo spazio di arresto non è sufficiente, data l'elevata velocità.
La sicurezza in questo punto è un emblema, ma gli automobilisti non sono esenti da condanne: basterebbe moderare la velocità ed attenersi al limite di 50 km/h, per evitare ogni anno tanti incidenti.
Idea nostra, per rimediare provvisoriamente: l'Anas potrebbe pensare ad installare delle bande rumorose entro i 500 metri dal bivio, con cadenza ogni 100 metri.
Forse il problema verrà risolto tra il 2024 e il 2026, quando è prevista la realizzazione di una rotatoria in corrispondenza dello svincolo. Sicuramente metterebbe tutti d'accordo.
Il caso della SP136 tra Luras e Sant'Antonio di Gallura: qui il tratto incriminato, riguarda il pezzo tra la fontana di Sa Baidolza e il bivio per il lago Liscia. Una serie di curve in successione, sono teatro di numerosi incidenti ogni anno, talvolta con la pioggia. In passato abbiamo assistito ad incidenti gravi, talvolta con intervento dell'elisoccorso. L'asfalto è stato trattato con una tecnica particolare in 3 curve per "limitare" gli incidenti, che continuano ad avvenire, a sintomo che la misura non è così efficace. Anche qui, vige un limite di velocità massima di 50 km/h, che puntualmente non viene rispettato.
E se è vero che la pendenza delle curve non convince così come l'asfalto, anche qua moderare la velocità, farebbe la differenza.
Molte delle strade galluresi (statali e provinciali) non versano in condizioni ottimali con la presenza di buche e mancanza di segnaletica orizzontale che non viene rinnovata. Non è il caso della SS127 e della SP136, per la maggioranza dei chilometri, salvo alcuni tratti pericolosi. La differenza però, viene fatta dal buonsenso.
Rispettare i limiti di velocità e contestualmente prestare prudenza, potrebbe sicuramente aiutare a prevenire numerosi sinistri ogni anno, ed anche meno feriti. Oltretutto visti i problemi con la sanità gallurese, bisogna un attimo essere più premurosi. Il tutto con buona pace delle assicurazioni, che si troverebbero a sborsare meno denaro e di conseguenza a non aumentare il costo delle polizze per tutti.
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Redazione C48