Scritto da: Maurizio Savigni
Il caldo africano ha proprio rotto, lasciatemelo passare. Dopo aver abbattuto diversi record mensili in Sardegna, si apre l'ora di un cambiamento che aspettavamo un po' tutti. E certo, perchè va bene risparmiare gas e pellet, ma non piove da mesi, le sorgenti sono secche come fiumi, ruscelli e laghi.
Ieri in un articolo, preannunciavo un cambiamento delle condizioni meteo in modo repentino entro 10-14 giorni. Oggi affermo che avverrà anche prima e c'è proprio una data di svolta. Segnatevi il 4 novembre: il giorno in cui inizierà a cambiare qualcosa. In Italia per quel giorno, giungerà un peggioramento dall'Europa Nord-Occidentale, in seno ad una certa vivacità della circolazione atmosferica oceanica in quella zona. Difficile avere molte certezze sulla quantità di precipitazioni o dell'intensità del calo termico in arrivo. I due principali modelli meteo (GFS ed ECMWF) sono ancora discordi sulla traiettoria e intensità del peggioramento.
La certezza è che il cambiamento avverrà e torneranno le piogge sulla Sardegna, l'Italia e soprattutto il versante tirrenico. Riguardo alle temperature: beh... il calo termico sarà importante. Al momento, alla quota di riferimento di 850 hPA (1400 metri sul livello del mare), passeremo dai +18° di oggi, ai +2°/+4° del 4 novembre. Circa 14°/16° in meno, insomma. Incertissima al momento, lo ripeto, l'entità delle precipitazioni. Vista la situazione attuale, non escludo che potranno arrivare tutto d'un colpo precipitazioni abbondanti e localmente forti per diversi giorni.
E riguardo al resto di novembre si sa qualcosa? Certo. Ce lo svelano modelli meteo specializzati nelle previsioni a lungo termine ed alcuni indici climatici. Durante il corso del mese, potremmo addirittura sperimentare una o due ondate di freddo o gelo, con neve a quote di alta collina e montagna (800-1000 metri) in buona parte d'Italia. Avremmo precipitazioni (finalmente) nella media del periodo o leggermente superiore alla media. La svolta sarà causata dall'abbassamento della circolazione nord-atlantica e dall'approfondirsi di basse pressioni nell'Europa Nord-Occidentale che andranno a scatenare scenari con basse pressioni o perturbazioni anche sul Mediterraneo e in Italia. Di contro, l'alta pressione delle Azzorre, andrà a stabilirsi di tanto in tanto, ad alte latitudini in pieno Atlantico, favorendo la discesa di aria fredda sul Mediterraneo.
Eh già: la musica sta proprio per cambiare. Era ora, no?
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Redazione C48