Di: Redazione
Non si placano le polemiche e l'attenzione contro il Carnevale di Perfugas. Lo scorso 13 febbraio, un gruppo di ragazzi sfilarono travestiti da guardie e ladri, usando uniformi e loghi della Vigilpol, rievocando così in proprio spirito carnevalesco, l'assalto al portavalori sulla SS131 all'altezza di Siligo, avvenuto a fine gennaio. I ragazzi, responsabili di tale mascherata, finirono al centro di feroci polemiche. Un paio di giorni dalla sfilata, chiarirono per mezzi social e stampa, che si trattava di satira e che il loro intento non era di diffamare il lavoro delle guardie giurate, bensì quello di sdrammatizzare in chiave carnevalesca, l'episodio. Inoltre i ragazzi specificarono che hanno pieno rispetto e solidarietà, nel lavoro svolto da parte delle guardie giurate
Oggi su Facebook, l'Istituto di Vigilanza Vigilpol, ha pubblicato un comunicato, con il quale (al termine dello scritto), la Vigilpol annuncia: "abbiamo avviato le dovute azioni legali contro i responsabili per danno d'immagine."
Per dovere di cronaca, ecco riportato l'intero comunicato della Vigilpol:
"In qualità di rappresentanti ufficiali dell'Istituto di Vigilanza Vigilpol, desideriamo esprimere la nostra ferma condanna nei confronti degli eventi accaduti durante il carnevale di Perfugas in data 13 febbraio, in cui si è assistito ad una messinscena che riproduceva le guardie con uniformi della Vigilpol e i banditi con tute mimetiche e finte armi. Nella circostanza sono stati utilizzati segni distintivi, logo e marchio identici e riconducibili all’Istituto di Vigilanza Vigilpol.Pur comprendendo il contesto allegorico e goliardico, non è ammissibile accettare gesti sconfinati di cattivo gusto e sintomatiche di scarsa sensibilità valoriale, culturale e sociale. Soprattutto quando sono in gioco valori di civiltà, quali il coraggio, rispetto della vita, del sacrificio e del lavoro altrui, laddove le Guardie Giurate Vigilpol nel compiere il loro quotidiano lavoro sono state ferite e hanno rischiato per la loro vita. Tale comportamento non solo costituisce un abuso della nostra identità aziendale e una violazione dei nostri diritti di proprietà intellettuale ma mina l'integrità emotiva e psicologica delle nostre Guardie Particolari Giurate (GPG) e di tutti coloro che sono stati indirettamente coinvolti e traumatizzati dalla tragica esperienza. Abbiamo avviato le dovute azioni legali contro i responsabili per danno d'immagine. La sicurezza e il benessere delle persone sono al centro di tutto ciò che facciamo, e ci impegniamo a perseguire tutte le vie necessarie per garantire che tali atti di irrisione e negligenza non si ripetano."
Sui social network, fanno eco commenti divisi tra chi si unisce alla Vigilpol e chi solidarizza verso i ragazzi di Perfugas. La vicenda, dunque, passerà ora per vie legali.
[Foto da Facebook: Canale12]