Di: Redazione
Da alcuni mesi, sul web si aggira una silenziosa pandemia che sta contagiando a catena la stampa regionale della Sardegna. Parliamo della Pandemia di Orgoglio Sardo: una strana patologia che colpisce giornalisti e blogger regionali. Essi sono pervasi dal bisogno impellente di creare un collegamento tra la Sardegna e il resto del mondo, in qualsiasi occasione o fatto che accade in Italia o all'estero.
Gli articoli sul web sono all'ordine del giorno, ripresi sia da semplici blog, sia da testate giornalistiche. Si mette l'Orgoglio Sardo (mascherato di tanto populismo) in qualsiasi occasione, anche se la Sardegna non c'entra nulla. Un esempio a caso, è la vittoria del tennista Sinner delle ATP Finals: notizia subito ripresa dal cuore della Sardegna, che non ha esitato a trovare un collegamento con la Sardegna, esaltando l'orgoglio sardo ed il fatto che c'è un pezzo di Sardegna nella vittoria di Sinner. Oppure in occasione delle vittorie in Formula1 di Carlos Sainz o Leclerc: subito i media sardi a trovare un collegamento, ad evidenziare che la vittoria di Sainz ha origini sarde, perch'è un cuoco della Ferrari è sardo di Bonnannaro, e dunque che Sainz ha vinto grazie alla Sardegna.
Il DNA dell'orgoglio sardo, viene iniettato a forza ovunque, in tutto e per tutto. Sul web ci sono almeno 5-10 articoli al giorno, che buttano un'impepata di populismo regionale ai fatti di cronaca nazionale, internazionale, passando per lo sport o l'economia. Ormai è caccia al collegamento con la Sardegna, qualunque cosa accada: anche sui fatti di cronaca nera come omicidi, tentati omicidi ed altro.
I lettori dei media sardi, hanno iniziato a protestare sui social network contro le notizie da orgoglio sardo, inondando i commenti dei media con indignazione e tanta tanta satira. L'orgoglio sardo non è visto come qualcosa di appartenenza, ma come qualcosa che stanca di essere letto: la colpa di tutto questo è solo di chi sceglie di scrivere notizie su questo fronte. Come protesta silenziosa a tutto questo, sono nate alcune pagine di ironia e satira, che perculano chi professa l'orgoglio sardo, come "Orgoglione Sardo", "Ego di Bambagia", "Casu Marzu", ma anche noi di Canale48 insieme a Il Sassarese Medio, ogni tanto ci divertiamo a creare qualche vignetta ad hoc. Una cosa è bella quando dura poco: se tirata alle lunghe, stanca e svilisce chiunque. L'unica arma a questo punto, è la satira, protetta dall'articolo 21 della Costituzione Italiana. Ma a proposito: nessuno che ancora ha trovato l'orgoglio sardo della Costituzione?
Foto copertina da: Tà Bonu!