Di: Maurizio Savigni
I controlli e le misure di sicurezza volute dal Presidente Solinas per controllare gli ingressi in Sardegna, iniziano a rivelarsi un flop. I controlli disposti dalla Regione sono talmente scarni, che hanno fatto ingresso nell'isola, centinaia di passeggeri stranieri ed italiani. senza fare tampone nelle strutture allestite o senza presentarsi con certificato di negatività pre imbarco.
La denuncia della situazione, arriva dai consiglieri di minoranza regionale, del Movimento 5 Stelle, quali: Desirè Manca, Alessandro Solinas, Roberto Li Gioi, Michele Ciusa. I 4 consiglieri hanno emesso un comunicato stampa alquanto pungente volto a denunciare la reale situazione, che distoglie dall'ottimismo e dalle parole di rassicurazione dei vertici regionali.
"La tanto temuta invasione è già cominciata" - spiegano i consiglieri.
"Ieri al porto di Olbia sono sbarcati 997 passeggeri e la stragrande maggioranza, dopo aver rifiutato di sottoporsi al test, ha lasciato la banchina senza aver dovuto comunicare le proprie generalità e il proprio numero di telefono al personale addetto ai controlli. Come verranno rintracciate queste centinaia di persone per essere certi che si siano sottoposte al test nelle 48 ore successive e che siano risultate negative?”. "Anche la gestione di chi accetta di sottoporsi al test e risulta poi positivo si è rivelata del tutto inadeguata. In questi giorni - aggiungono i consiglieri - alcuni turisti stranieri, arrivati in Sardegna in camper e che si sono sottoposti al test all'arrivo della nave, sono risultati positivi, ma la comunicazione è giunta loro quando erano già a più di cento chilometri da Olbia. Un altro caso -aggiungono - riguarda una coppia di viaggiatori, avvisati della propria positività mentre consumavano tranquillamente in un bar della città. Fatti gravissimi che mettono in evidenza le falle gigantesche di questa macchina dei controlli, tanto celebrata ma in concreto assolutamente fallace"
Stando a quanto raccontato dai consiglieri del Movimento 5 Stelle, si può riassumere la situazione in due parole: siamo fritti. Ancora una volta mi chiedo se la salute dei sardi viene sottomessa o viene dopo l'interesse per il turismo o per l'economia. Da un lato non guasta, ma dall'altro è il periodo errato. La Sardegna è ultima in Italia per vaccini somministrati e c'è poco da festeggiare in zona bianca, più poco il lusso di accogliere migliaia di persone in questo periodo. Soprattutto, se la reale situazione è questa, diversamente da quanto viene detto dalla maggioranza politica.
News48 / Redazione C48