Di Maurizio Savigni
L'annus horribilis della pandemia da Covid-19, il 2020, si trascina dietro le conseguenze anche nel 2021, cancellando manifestazioni storiche, di rilievo nel panorama culturale delle tradizioni italiane. E così, come un tornado a ciel sereno, dopo aver spazzato via molte manifestazioni e riti tradizionali, compresi i fuochi di Sant'Antonio, l'emergenza coronavirus ferma anche il Carnevale. Ferma anche il primo Carnevale della Sardegna, come quello di Tempio. [Nel 2020 si fece appena in tempo a fare la 6 giorni di Carnevale. Infatti, furono quelli i giorni maledetti, dove in Italia si registravano i primi casi della pandemia da SarsCov2. Una settimana dopo, arrivò il lockdown nazionale e sprofondammo tutti in un'altra dimensione sociale.] Lu Carrasciali Timpiesu 2021, che era in programma dall'11 al 17 febbraio, non si farà. Lu Carrasciali era la manifestazione di punta per il turismo a Tempio, con un importante giro economico per tutte le realtà commerciali del territorio, che beneficiavano dei turisti. Giro economico che mancherà quest'anno, provocando l'ennesima mazzata a mesi di lockdown e chisura forzata di diversi locali. Il Carnevale è vita per Tempio; è spirito, gioia, leggiadria e spensieratezza per 6 giorni l'anno, per adulti, giovani e piccini. Tutto è fermo quest'anno a causa di un nemico in visibile, che sta mettendo in ginocchio tutto il pianeta. Gli hangar, solitamente, in questo periodo erano in fervore per ultimare e dare gli ultimi ritocchi ai carri allegorici; si provavano le coreografie, comune e associazioni varie, si occupavano di mettere in moto la macchina organizzativa. Il CineTeatro Giordo, il Parco Tenda, tutti i locali pubblici, dove la notte si è solito fare veglioni e danzanti, con DJ e artisti musicali del territorio, saranno vuoti, senza musica e divertimento. E così vale per tutto l'insieme di Tempio, dove quest'anno alla musica, ai carri allegorici, ai balli in maschera, prevarrà il silenzio. Tempio non è Tempio senza il suo Carnevale. Non tutto forse, sarà perduto. Diversi Carnevali d'Italia, come Viareggio, sperano di poter recuperare e festeggiare verso fine estate, quando si spera, sia migliorata la situazione Covid. Potrebbe valere lo stesso per lu Carrasciali Timpiesu? Tutti se lo augurano e ripongono le speranze in settembre. Ma poi, si avrebbero i tempi per organizzare il Carnevale 5 mesi dopo, ricostruendo i carri allegorici da 0? Ciò che sappiamo, è che la situazione Covid, indubbiamente migliorerà, grazie all'avanzamento della campagna vaccinale, che per fine estate, dovrebbe aver coinvolto il 60% della popolazione italiana. A settembre si dovrebbe intravedere la luce in fondo al tunnel. La circolazione del virus rallenterà e tutto tornerà lentamente alla normalità. Si spera e ci si augura, quindi, di riuscire per questo periodo ad organizzare il Carnevale, se Governo e situazione epidemiologica lo consentiranno. Per ora i riflettori si spengono, in attesa di poter tornare tutti insieme a festeggiare, divertirci in sicurezza; a riprenderci la vita con svago, eccessi o normalità. Vita che ci è stata "rapita" da ormai un anno dalla pandemia di Sars-Cov2. Quando l'emergenza sanitaria finirà, la voglia di rinascita e di far festa, saranno più forti che mai. Per aspera sic itur ad astra.