Scritto da Maurizio Savigni.
Il potere dei media e dei mezzi di comunicazione, in mano alle persone sbagliate, può generare effetti imprevedibili, talvolta cancerogeni e assurdi. Benvenuti nel terzo millennio, dove due audio circolati ed andati virali su WhatsApp hanno scatenato panico e isteria generale in Sardegna. Nella giornata di ieri, 9 marzo 2022, i supermercati e centri commerciali in tantissimi comuni e città della Sardegna, sono stati presi d'assalto con scorte di cibo ed acqua talvolta terminate. La causa? Un'onda di panico ed isteria, causata ed alimentata da due note vocali circolate sulle chat WhatsApp di migliaia di cittadini, sin dalle prime ore della giornata. Gli audio, totalmente falsi, contenenti disinformazione, alludevano ad uno sciopero immediato degli autotrasportatori in Sardegna, destinato a paralizzare la catena di consegna delle merci, con scenari catastrofici per l'approvigionamento dei beni di consumo primario. E così migliaia di persone, prese da attacchi di panico, si sono riversate a Sassari, Olbia, Oristano, Cagliari, assaltando supermarket e centri commerciali, facendo ingenti scorte di cibo.
In tutto quello detto negli audio falsi, circolati nelle chat, non c'è nulla di vero. L'unica cosa vera e certa al momento è (leggete ed aprite bene gli occhi) LO SCIOPERO NAZIONALE DI UNA SOLA GIORNATA (19 marzo) DI TUTTI GLI AUTOTRASPORTATORI, PER PROTESTARE CONTRO IL CARO BENZINA E GASOLIO. Sul web e sui social se ne leggono di tutti i tipi, ma la realtà e l'unica certezza al momento, è quella appena descritta. Non si parla, dunque, di nessuno stop di 15 giorni degli autotrasportatori. E qualora avvenisse nello scenario più pessimista a cui si può alludere, lo Stato interverrebbe usando l'esercito per consegnare le merci: di sicuro nessuno morirebbe di fame e i supermercati continuerebbero a lavorare normalmente. Gli audio contevano toni minacciosi e intimidatori che "lunedì i camionisti sardi incrociano le braccia". Anche se qualcosa dovesse succedere. I responsabili della grande catena di distribuzione, rassicurano che non sussistono problemi di approvigionamento delle merci. Basta con l'isteria collettiva: ci è bastato il lockdown nel 2020. Per ora ci auguriamo tutti che in Ucraina venga trovata presto una soluzione risolutiva e pacifica, affinchè si arresti il calo del greggio e delle materie prime. Nessuno al momento vuole la benzina a 3 euro al litro. Quello si, che sarebbe uno scenario catastrofico che metterebbe l'economia in ginocchio. E per giunta: il camionista campidanese che ha creato l'audio: non lo conosce nessuno. Faccio appello ad un uso sano e responsabile dei social network. Non credete a tutto; diffidate dalle catene di Sant'Antonio, da certi audio e video che circolano su WhatsApp che provengono da fonti non verificate. Fidatevi soltanto dei media certificati come Ansa, Will Media, Il Pos. Le notizie prendetele da fonti certificate e state comunque attenti ad interpretare articoli e notizie. I media e persone senza scrupolo, sfruttano queste occasioni per esasperare la situazione, alimentando panico e isterie ingiustificate, da fatti talvolta poco importanti, creando un agenda setting e quindi un ambiente in cui suggeriscono implicitamente cosa pensare al lettore, al fruitore. Usate il web responsabilmente, altrimenti l'assalto ai supermercati di oggi, derivato da due audio falsi, si continuerà a ripetere in un circolo vizioso senza fine.
News48 / Redazione C48