Scritto da: Maurizio Savigni
In Sardegna i conti con i temporali pomeridiani, non sono affatto chiusi. Solo oggi si assiste ad una breve tregua, con temperature massime comprese tra 25° e 31°. Si tratta di un fuoco di paglia. Nel Mediterraneo persiste una debole alta pressione, dove vi sono infiltrazioni di aria fresca in quota.
Da domani, domenica 28 maggio, e per tutto il durare della settimana fino a sabato 3 giugno, la Sardegna sarà interessata nuovamente da forti temporali pomeridiani PRINCIPALMENTE NELLE ZONE INTERNE, dove saranno maggiormente diffusi rispetto agli scorsi giorni. Vale a dire? I temporali pomeridiani, interesseranno una porzione di territorio più vasta.
Dove si svilupperanno? E' difficilissimo fare una previsione fino a poche ore prima, pertanto vi invitiamo a seguire i nostri aggiornamenti sulla pagina Facebook: Canale48 Web Tv. Diciamo che dovrebbero essere interessate maggiormente la parte centrale, settentrionale ed occidentale della Sardegna. Ogni giorno, la mattina presto, andrà fatto il punto con i modelli meteo a brevissimo termine, per capire all'incirca le aree più a rischio durante le ore pomeridiane.
Non escludiamo ancora una volta, episodi di locali grandinate violente come quelle che hanno colpito Campeda, Calangianus e il Marghine. Cadranno ancora una volta i fulmini che sono "tipici" di questi fenomeni temporaleschi.
Come e perchè nasce un temporale di calore? Durante le prime ore del mattino, il cielo è sereno. Il sole riscalda l'ambiente e l'aria. L'aria calda e secca, tende a scontrarsi con l'aria fredda e umida, presente in quota. I moti convettivi, generano vapore acqueo che forma delle nubi chiamate cumulonembi. Più sono forti i moti convettivi, più i cumulonembi si sviluppano verticalmente, arrivando anche a 10 mila metri di altitudine. Questo accade tra le 11 e le 13 del mattino, quando il cielo diventa nuvoloso, dal nulla. Dai cumulonembi, tra le 13 e le 14, si originano rovesci e temporali specie lungo montagne e vallate. Il vento, fa il resto e dirige il temporale o rovescio in una certa zona. I fenomeni tendono ad esaurirsi tra le 18 e le 19.
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Redazione C48