Scritto da: Maurizio Savigni
Nuovo duro colpo dal punto di vista climatico: in Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Belgio, Olanda, e sud del Regno Unito, l'autunno in arrivo sarà caldo e siccitoso.
Ehi, aspetta, come fai a dirlo se le previsioni meteo sono inaffidabili dopo 3 giorni? Certo, vero, ma dobbiamo fare due distinzioni: le previsioni a scala locale (una città, una provincia, una regione) che perdono affidabilità dopo 3 giorni. Poi ci sono le previsioni a larga scala (un'insieme di stati, o un territorio come l'Europa) che sono affidabili e tengono conto dell'anomalia di previsione per temperatura e precipitazioni.
Quindi, autunno mite e siccitoso: ne sono convinti gli esperti di Accuweather e i principali meteorologi, ma non significa che non pioverà.
Secondo Accuweather, nell'Europa meridionale ed Occidentale, il caldo africano faticherà ad abbandonare l'Europa nel corso di Settembre ed Ottobre, relegando l'alta pressione a latitudini elevate per lunghi periodi. Ci saranno lunghi periodi di caldo con temperature sopra la media di 1°/2° e brevi periodi di refrigerio con piogge e temporali concentrate nell'arco di poche ore o giorni.
La causa è essenzialmente una: "la nina". Cos'è la Nina? E' il fenomeno di raffreddamento anomalo dell'Oceano Pacifico che influenza le condizioni climatiche nel mondo. Contribusce a provocare forti inondazioni nell'Australia orientale ed esaspera la siccità negli Stati Uniti e nell'Africa orientale. E in Europa? Contribuisce alla siccità nella parte meridionale ed occidentale (non sempre, ma nella maggior parte delle volte, come questi ultimi 3 anni).
La situazione è grave: purtroppo veniamo da un inverno scarso di precipitazioni, una primavera calda e arida, un'estate caldissima e secca. I fiumi come il Po' sono in sofferenza, nelle Alpi non c'è neve e i ghiacciai stanno scomparendo a ritmi preoccupanti. A settembre ed ottobre pioverà comunque, con piogge ridotte ed inferiori a quelle che dovrebbero cadere. Il deficit idrico si aggraverà ulteriormente. E non solo... Il caldo previsto a settembre ed ottobre, unito alle poche piogge che cadranno, prolungherà la stagione degli incendi almeno fino alla fine di ottobre. Il terreno non riuscirà a bagnarsi a sufficienza con le poche precipitazioni che arriveranno. Inoltre anche "il foliage", ovvero la caduta delle foglie, sarà molto in anticipo e priva dei colori variopinti che la caratterizzano.
La situazione dovrebbe sbloccarsi a novembre. Fino ad allora, la strada alle perturbazioni atlantiche cariche di precipitazioni, sarà totalmente sbarrata dall'alta pressione delle Azzorre o da quella sub-tropicale. Ed occhio a possibili eventi estremi con le poche piogge a settembre ed ottobre, enfatizzate da un Mar Mediterraneo con acqua calda di +6° oltre la norma. Durante i periodi piovosi, ci saranno bruschi cali termici.
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Redazione C48