Prendi intere generazioni cresciute con i social network, prendi intere categorie di popolazione mondiale che usano i social network per lavoro, studio e per raccontarsi. Ora disconnettile da tutto questo e guarda la loro reazione. La giornata odierna si può riassumere come il più grande "down" della storia moderna. La parola "down", usata nel gergo informatico, significa fuori uso.
Fuori uso, come i social network più conosciuti e usati al mondo: Facebook, WhatsApp ed Instagram, insieme ad altri servizi ed app, appartenenti alla Facebook Inc, controllata da Mark Zuckerberg. Il disservizio sta colpendo tutto il mondo e dalle 17.30 (ora italiana), i social network di Mister Zuckerberg, sono inaccessibili. Lo conferma il sito downdetector che raccoglie le segnalazioni da tutto il mondo.
E torna tutto strano: il mondo appare diverso, ci sentiamo diversi e sentiamo la mancanza di questa connessione online. Ci manca controllare le notifiche ogni 5 minuti e scorrere la home ogni poco tempo, per vedere se i nostri amici o i nostri vip preferiti, hanno pubblicato qualcosa. Su Twitter, uno dei pochi social network popolari che funziona, è boom di utenti che si scambiano consigli su cosa fare, visto che Facebook, Instagram e WhatsApp sono offline o in down. C'è chi consiglia la lettura di un libro, chi di guardarsi un film su Netflix, e chi di uscire a fare una passeggiata, guardare il tramonto o in generale, di compiere azioni della vita quotidiana che diamo per scontate e non ci rendiamo conto di fare. Il normale, che non era più normale, torna ad essere normale. Questa disconnessione dai nostri social networks preferiti, ci fa riassaporare una realtà atipica, talvolta anche anomica. In questi momenti, si capisce quanto il stare connessi online, ormai influenza la nostra vita, il nostro essere e le azioni quotidiane. I social network ci alterano, ci plasmano e ci immergono in una realtà totalmente differente da quella reale. Siamo intrepidi tutti di vedere che torni a funzionare Instagram, Facebook e WhatsApp; palpiamo la sofferenza nella nostra mente e quanto ciò ci faccia del male. Non è vero? Rendiamoci conto di quanto siamo schiavi e dipendenti dal mondo virtuale.
Scoperchiando i fatti reali, questo "down" dei server di Facebook Inc, puzza un po' troppo. Arriva nello stesso giorno in cui una ex dipendente, ha rivelato la totale negligenza di Facebook Inc nell'eliminare la violenza, la disinformazione e altri contenuti dannosi dalle sue piattaforme. La sua testimonianza prevista martedì al Senato negli Stati Uniti, potrebbe essere esplosiva, lesiva e dannosa nei confronti della compagnia di Menlo Park. Sarà forse un caso che è stato bloccato tutto, alla luce di questa dichiarazione? Non lo sappiamo, ma una cosa è certa: stiamo assistendo al "down" più grande della storia dei social network che fanno capo alla Facebook Inc e le dichiarazioni di questa ex dipendente, sicuramente hanno fatto del male e qualcuno sta correndo ai ripari in extremis, ma è tardi: la frittata è stata già fatta. Twitter, Telegram e TikTok, stasera ci godono e ci ridono su.
Scritto da: Maurizio Savigni
