Lunedì 18 luglio si è tenuta a Cagliari una riunione indetta dall’Associazione “Sardegna verso l’UNESCO”, che dal 2020 si occupa, per la regione Sardegna, della tentative list UNESCO, la lista dei siti italiani proposti per diventare patrimonio dell'umanità. Hanno preso parte all’incontro, coordinato dal presidente di “Sardegna verso l’UNESCO” Pierpaolo Vargiu, i rappresentanti – sindaci e assessori – dei 31 Comuni sardi che fanno parte della tentative list che candida a patrimonio UNESCO la grandiosa Civiltà nuragica. In rappresentanza della città di Tempio Pausania il sindaco Gianni Addis con l’assessore alla Cultura Monica Liguori e la consigliera Mariella Asara. Presente all’incontro anche il presidente dell’ANCI Sardegna, Emiliano Deiana. A supportare l’associazione Sardegna verso l’UNESCO nella gestione di questo importante progetto che mira a riconoscere il contributo dato dalla Sardegna e mondo nuragico alla costruzione intorno al Mediterraneo della civiltà occidentale – le istituzioni regionali, la Fondazione di Sardegna e, come partner scientifici, le Università dì Sassari e Cagliari, il Crenos e il Crs4.
Trentuno i siti maggiormente rappresentativi di questa straordinario periodo della storia della nostra Isola. In Gallura, solo il Nuraghe Majori di Tempio e la Tomba dei Giganti di Coddhu Ecchju di Arzachena sono stati candidati a rappresentare la civiltà nuragica. Grande è, pertanto, l’orgoglio dell’amministrazione guidata da Gianni Addis per avere intuito l’importanza di aderire al progetto UNESCO. A Tempio, la candidatura approvata all’unanimità dal Consiglio comunale nel dicembre 2020, ha così consentito al capoluogo gallurese di entrare a far parte del ristretto gruppo di Comuni sardi chiamati a appoggiare l’iniziativa di candidare la splendida Civiltà nuragica a patrimonio Unesco. “La tentative list è solo il primo dei tanti momenti di un percorso ancora lungo ed impegnativo – ricorda il sindaco di Tempio Gianni Addis – ma il valore che anche il solo farne parte reca con sé, motiva l’amministrazione tempiese a continuare a lavorare e collaborare con le associazioni e gli altri Comuni sardi coinvolti, per realizzare uno dei più importanti obiettivi della cultura sarda contemporanea. Divenire patrimonio dell’umanità grazie al riconoscimento dell’UNESCO è un passo significativo per il progresso umano, perché preserva le radici della storia per fondare un futuro prospero e solido”. Il Nuraghe Majori – databile al II millennio a.C. e ubicato a pochi chilometri dal centro abitato – è costruito interamente in granito, presenta una tipologia mista tra l'impianto dei nuraghi a corridoio e di quelli a thòlos, ha una struttura massiccia e irregolare, il cui soffitto del pianterreno è ancora integro. Il bastione è raggiungibile attraverso una scala accessibile dal cortile. L'ingresso conduce ad un corridoio centrale, con copertura ad ogiva, che attraversa in senso longitudinale tutta la costruzione e sbuca su un grande cortile. Dal 2003 la gestione del sito archeologico del Nuraghe Majori è affidata alla società di servizi turistici “Balares” di Miriam Spano che cura con professionalità e dedizione non solo l’accoglienza, le visite guidate ma anche i laboratori didattici finalizzati alla conoscenza e al rispetto del patrimonio culturale. L’imponente edificio è visitato durante tutto il corso dell’anno da un gran numero di turisti, viaggiatori e studenti.
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Redazione C48