Scritto da: Maurizio Savigni
Nuova cocente sconfitta per il Calangianus nel campionato di Eccellenza. I giallorossi, neo promossi, incassano un'altra disfatta in casa per 0 a 1 contro l'Iglesias Calcio, anch'essa neo-promossa. Decide un gol di Fanni al 24°, su errore difensivo di Esposito.
Dopo 8 partite, è il momento di bilanci. Ho aspettato adesso per parlare ed esprimere il mio punto di vista. 7 punti in 8 partite, sono troppo pochi per una squadra neopromossa. Pur comprendendo che la rosa è nuova all'80% rispetto alla scorsa stagione, non si vedono progressi e miglioramenti. Anzi: l'opinione condivisa da molti cittadini (al di fuori di me) è che la rosa protagonista della vittoria del campionato di Promozione, avrebbe figurato molto meglio della squadra attuale, fruttando più risultati. E' pur vero che del senno di poi son piene le fosse, ma il paragone può essere altrettanto efficace.
E' una squadra dove si faticano a vedere lati positivi. Appunto, dove sono i lati positivi? Non c'è una difesa efficace, non c'è un centrocampo all'altezza della categoria, non c'è un reparto di attaccanti validi, escluso Spano. E il portiere? Forzati è eclissato dai 13 gol subiti in 8 partite, non di certo per propria completa responsabilità, dopo un'annata d'oro con il Taloro Gavoi. Attualmente il Calangianus vanta 2 vittorie, un pareggio e 5 sconfitte. 8 gol fatti e 13 subiti. L'impressione può essere quella che la maggioranza dei giocatori acquistati in calciomercato, non siano all'altezza della categoria dell'Eccellenza, oppure non si amalgamano in modo ottimale con gli schemi proposti dall'allenatore.
Il malcontento dei tifosi è palpabile; non prendiamoci in giro. Per molti, invece, è tutto a posto (anche se non si capisce come e perchè siano arrivate 5 sconfitte). L'anno scorso c'era molto entusiasmo, la squadra segnava, non perdeva mai e in trasferta erano presenti sempre 100-150 tifosi. Le critiche e il malcontento iniziano a far eco sia in tribuna, sia in piazza, sia nei bar. In campo non si nota questa grande grinta, ma anzi: pare che i giocatori stiano soffrendo i scarsi risultati e siano demoralizzati. In una partita come quella odierna, si sono visti solo lanci lunghi dalla difesa e cross in mezzo sprecati, senza un'idea, senza uno schema sensato. Un classico, come in queste prime 8 partite. Lanci lunghi che 2 volte su 3 non fruttano nulla. Si sono visti errori difensivi e gli stessi giocatori autori di sbagli che hanno portato a subire reti, non solo non sono stati messi in panchina, ma hanno trovato conferma da titolari. E poi: troppo poco spazio ai giovani locali, assoluti protagonisti lo scorso anno: Paolo Inzaina ha giocato pochissimo; Sambiagio entra 15 minuti a partita; Azara 10 minuti ogni tanto. E pure, quando tutti e 3 sono entrati dalla panchina, hanno figurato meglio con più grinta, gioco e determinazione di altri compagni "titolari". Altra critica: quando la squadra subisce gol, bisogna far entrare forze fresche dalla panchina; non bisogna aspettare gli ultimi 15 minuti. In un quarto d'ora, in Eccellenza, non ribalti un risultato e strappi la vittoria.
Quart'ultimo posto a 7 punti, in piena zona play-out. Il Calangianus ha bisogno di una scossa, di una radicale rivoluzione, soprattutto ha bisogno di vincere almeno le partite in casa. Poi come diciamo sempre: i conti si fanno a maggio. Per ora il bilancio non è ottimo. Ci sono altre 28 partite da giocare. Si è partiti con tanto entusiasmo, ma per ora si sente il rumore di un tonfo, dal quale speriamo si possa emergere.
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Redazione C48