Scritto da: Redazione
In Gallura i problemi alla sanità sono sempre più noti e risaputi; con il passare del tempo la situazione non fa altro che peggiorare.
Ci scrive una lettrice, nome di fantasia Alessia, per porci all'attenzione una difficoltà che stanno riscontrando tante mamme in dolce attesa come lei. In particolare Alessia lamenta il rimpallo tra CUP e i laboratori di analisi e prelievo del sangue. Come risaputo, le mamme incinta, a cadenza regolare, devono effettuare delle analisi del sangue secondo la prescrizione del professionista ginecologo. Situazione in cui è coinvolta anche Alessia, che però ha riscontrato delle problematiche.
In particolare, telefonando al CUP, qualche giorno fa le veniva dato un appuntamento per la fine del mese. Alessia però, essendo in dolce attesa, non può aspettare tutto questo tempo per fare le analisi, come dettole dalla sua ginecologa. Alessia allora si reca in un laboratorio gallurese di prelievo del sangue (omettiamo di dire dove, per rispetto, anche se ci è stato detto). I prelievi in questo laboratorio vengono effettuati per appuntamento, 3 giorni alla settimana dalle 8 alle 10 del mattino.
Alessia si reca diverse volte in tale laboratorio di prelievo ed analisi, ma invano. La fila è lunga anche arrivando molto prima delle 8. Oltre le 10 non vengono fatti più i prelievi.
Però attenzione: il CUP ha detto ad Alessia che può presentarsi senza appuntamento in qualsiasi struttura di analisi e prelievo. In teoria, Alessia come tutte le donne in dolce attesa, hanno la precedenza. Allora torna e si rimette in fila. Niente, un'altra giornata persa, come altre. Nonostante abbia ripetuto ai medici presenti che in gravidanza si ha la precedenza, non viene ascoltata e viene rimandata a casa più volte, dato che a quella data ora nella struttura, i medici vanno via. Il tutto, condito dal commento aberrante di alcuni uomini che dicono davanti ai medici "è incinta? E che fretta c'è di fare queste analisi? già non lo sta facendo oggi il bambino" - tanto per la cronaca.
Insomma: il tempo passa, Alessia è alle strette e non può aspettare. E' preoccupata, arrabbiata per il CUP che dice una cosa, mentre al laboratorio di analisi non hanno la pazienza di venirle incontro. Alla fine, Alessia, dopo aver chiesto aiuto e consigli sui social, riesce a risolvere. Va all'Ospedale di Tempio, dove evidentemente c'è il giusto trattamento di accoglienza e precendenza per le mamme in dolce attesa; le viene effettuato il prelievo in modo celere, nell'ultimo giorno della finestra temporale indicata dalla ginecologa.
Un'odissea dunque, per Alessia come tante altre mamme. Non capiamo dunque, perchè se il CUP da un'indicazione ed i medici la sanno, in alcuni laboratori non viene eseguita... Abbiamo anche il coraggio di piangere perchè nascono sempre meno bambini. Dove vogliamo andare se mettiamo i bastoni alle ruote anche ai pochi genitori che ancora li vogliono avere?! Foto di Clay Banks su Unsplash
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Redazione C48