E' notizia di cronaca attuale, il primo caso di vaiolo delle scimmie registrato in Italia. Il paziente colpito, era di rientro dalle Canarie e le sue condizioni sono discrete. Il vaiolo delle scimmie si sta diffondendo in Europa, dove si segnalano diversi casi accertati.
Facciamo un po' di chiarezza:
1) la trasmissione tra uomo e uomo, è rara. Avviene solo attraverso scambio di liquidi, morsi, contatto col sangue, contatto con goccioline di saliva e contatti con lesioni alla pelle.
2) in Africa la mortalità del virus si attesta al 10%, ben tre volte in meno rispetto alla forma di vaiolo più grave.
3) Sintomi: insorge circa 12 giorni dopo l'esposizione con malessere generale (febbre, mal di testa, dolori muscolari) e dura tra 14 e 28 giorni. Dopo 1-3 giorni dalla febbre iniziale, compare una eruzione cutanea (pustola), poi forma una crosta e cade. Generalmente la pustola si forma prima sul volto e in seguito alle mani.
4) Come si diagnostica? Come avvenuto con il Covid, per mezzo di PCR: sequenziamento genico delle lesioni alla pelle
5) Esistono cure? Attualmente no. Chi è stato vaccinato per il vaiolo dovrebbe essere coperto. Dal 1974 in poi non è stata fatta più nessuna vaccinazione ed una buona parte di popolazione europea e mondiale, potrebbe non essere coperta da protezione e quindi soggetta al virus. La buona notizia è che le forme acute sono rare. Il vaiolo delle scimmie ha dei sintomi che guariscono col tempo da soli.
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Redazione C48