È ancora all’insegna dei record, la disamina conclusiva redatta da Porto Cervo Racing a poco più di una settimana di distanza dallo svolgimento del Rally Terra Sarda, appuntamento conclusivo della Coppa Rally di Zona 9 e del TER Series, serie che attraversa tre continenti. Il sodalizio di Arzachena, organizzatore della manifestazione che ha interessato la Gallura da venerdì 6 a domenica 8 ottobre, ha replicato l’andamento di un trend che – già in tema di adesioni alla gara – aveva assecondato le aspettative con un incremento del 20% sulla base di iscritti all’edizione 2022, tra confronto moderno e storico. Attraverso un dispositivo dedicato al monitoraggio delle presenze riscontrate a Tempio Pausania, cornice che ha ospitato la cerimonia di partenza della gara ed a Porto Cervo, sede che ha richiamato il pubblico nel corso della presentazione degli equipaggi, degli eventi proposti all’interno del Villaggio Rally Mirtò Sardegna e dell’arrivo della gara, è stato fatto registrare un quantitativo di presenze che ha sfiorato le 20.000 unità. Numeri che hanno garantito all’evento un incremento anche in termini di appeal, a conferma della bontà di un progetto che ha coinvolto quindici nazioni, rappresentate dagli equipaggi portacolori sui chilometri delle undici prove speciali proposte dal format. “Una gara che non ha certo risparmiato agonismo fino all’ultimo chilometro, ambientata in un territorio promosso a livello internazionale nel modo migliore, attraverso le bellezze che offre – il commento di Mauro Atzei, presidente di Porto Cervo Racing – il Rally Terra Sarda va in archivio facendo registrare numeri record, frutto di un lavoro che ha coinvolto quattrocento addetti e che ha fatto leva sul connubio tra sport, tradizione e bellezza, valorizzato con una serie di eventi che hanno avuto come tema principale il rally, la valorizzazione del territorio, il turismo, i prodotti e l’enogastronomia locale, la solidarietà e la guida sicura. Un successo che teniamo a condividere con le istituzioni politiche coinvolte, dalla Regione Sardegna ai comuni e con tutti i partner della manifestazione che hanno accolto con entusiasmo il passaggio delle vetture, garantendo all’evento la miglior valorizzazione possibile”. Cinquemila, le presenze alberghiere riscontrate dalle attività ricettive del territorio: numeri importanti sui quali ha influito la decisione, da parte di molti interpreti della gara, di soggiornarvi per l’intera settimana. Riscontri a cinque cifre anche in termini di interesse mediatico, con le dirette proposte nei tre giorni della manifestazione, tra cui quella dedicata ai due passaggi della prova speciale “Città di Arzachena-Aire”, che – sui canali social dedicati – hanno sfiorato le 15.000 visualizzazioni. Ottimi anche i riscontri pervenuti dalle emittenti televisive che hanno trasmesso i passaggi della prova speciale cittadina sulle piattaforme Sky e TV Sat, tra le quali Aci Sport TV e varie testate regionali che hanno dato ulteriore risonanza alla gara. Il Rally Terra Sarda, essendo stata ultima manche del TER Series, del TER-Tour European Rally e del TER-Historic, ha goduto di una copertura mediatica internazionale ad ampio raggio legata alla kermesse intercontinentale, con le immagini legate all’evento ed al territorio interessato dalle fasi di gara distribuite in oltre centoquindici Paesi del Mondo. A vincere è stato il gallese Osian Pryce, su Hyundai i20 Rally2, seguito da Rudy Andriolo – in gara su Skoda Fabia Rally2 Evo – e dal tempiese Vittorio Musselli, all’esordio sulla Ford Fiesta WRC Plus.